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A di “asessualità”

Calendizionario gentile: Asessualità con Francesca Anelli

A di “asessualità” (e “aromanticismo”): intervista a Francesca Anelli, gli orientamenti invisibili

A cosa corrisponde la A della sigla LGBTQIAP+? Se non sapete rispondere, non preoccupatevi: siete in buona compagnia. La A sta per “asessualità e “aromanticismo”, che sono tra gli orientamenti sessuali e romantici meno conosciuti e più invisibilizzati. Eppure, le persone che si identificano in questa comunità sono attive e vivaci, sui social e non solo. E finalmente stiamo iniziando a parlarne anche in Italia.
Ne ho parlato con Francesca Anelli (su Instagram @itsmefranzecta), che parla e scrive di femminismo, autodeterminazione e (a)sessualità, principalmente online. Ha gestito il collettivo di traduzione attivista RompiBolle, scritto un pamphlet sul rapporto tra social e attivismo e co-creato un podcast di analisi femminista delle commedie romantiche. Tutti progetti abbandonati o incompleti, perché la costanza non è il suo forte.
Un progetto notevole però l’ha finito: è infatti autrice del libro Lo spettro dell’asessualità. Corpi, percorsi e rivendicazioni della comunità asessuale, uscito per Eris nel 2023.

Questa intervista è la trascrizione della diretta che Francesca e io abbiamo fatto su Instagram il 1 dicembre 2023: la puoi vedere cliccando di seguito. Altrimenti prosegui con la lettura.

Cosa significa “asessualità”?

L’asessualità è un orientamento sessuale, nello specifico quello di chi non prova attrazione per alcun genere, o la sente raramente e in determinate condizioni.
Essere asessuali non significa essere asessuati, asociali o non essere in grado di provare amore romantico: quello che manca è l’attrazione sessuale. E del resto la società non ci aiuta a conoscere cosa sia l’attrazione sessuale, in cosa consista esattamente, in cosa sia diversa dalla libido e dal desiderio.

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Cosa significano le altre parole che iniziano per A connesse con l’asessualità, come “aromanticismo”, “afobia”, “acefobia”, “allonormatività”?

L’aromanticismo è l’orientamento romantico che non prevede attrazione romantica. Esistono persone che sono sia asessuali sia aromantiche, ma non per forza le due cose coincidono.
L’afobia è la discriminazione ai danni delle persone asessuali, aromantiche o entrambe. Se vogliamo parlare più specificamente di persone asessuali, si usa il termine acefobia; quando parliamo di persone aromantiche, arofobia. Come ogni forma di queerfobia, non si tratta di discriminazioni legate solo alla violenza fisica, ma a una serie di forme più subdole ma non per questo meno dolorose, come l’invisibilizzazione, la cancellazione di queste persone all’interno della società.
L’allonormatività è la concezione per cui si dà per scontato che ogni persona provi attrazione sessuale e desideri avere relazioni sessuali, voglia creare una coppia, avere partner romantici e svolgere più attività sessuale possibile. Contiene il prefisso greco “allo” (dal greco ἄλλος «diverso, altro»), che viene usato per non assecondare l’idea dell’anormalità, ma della differenza: l’allosessualità è una delle possibili caratteristiche di una persona, non l’unica.

Perché l’asessualità ci permette di avere uno sguardo diverso sulla società?

È un discorso del tutto politico, perché è legato a forme di normatività che servono a mantenere lo status quo.
La società capitalista si nutre di allonormatività: per funzionare ha bisogno di famiglie nucleari, tradizionali, rigorosamente eterosessuali (eteronormatività), che portino avanti questi ideali al fine di riprodurre all’infinito la forza lavoro.
Il capitale ha bisogno che le donne si occupino di far nascere e crescere nuovi lavoratori e consumatori: l’asessualità mette in crisi questi paradigmi.

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